Modulo VII
AIUTARE CHI AIUTA
Tecniche di self-help: aiutare se stessi per aiutare chi soffre.
Parte I: psicotrappole e psicosoluzioni.
Prendersi cura degli altri, accompagnarli ed aiutarli in una fase peculiare della vita come quella della malattia, può essere un’esperienza potenzialmente molto logorante. Per far fronte alla fatica, al dolore proprio, al dolore altrui e al notevole carico emozionale, coloro che stanno vicino a chi soffre, sviluppano ed adottano, più o meno consapevolmente, delle tecniche personali di comportamento che, in alcuni casi, possono rivelarsi estremamente efficaci, mentre in altri possono risultare inefficaci o addirittura controproducenti. Per limitare i rischi è quindi indispensabile che chi aiuta diventi consapevole delle strategie e delle modalità che adotta, al fine di spezzare il circolo vizioso dei comportamenti disfunzionali, accrescendo la potenzialità e l’impatto di quelli efficaci.
Intervenire su queste strategie spontanee di azione, convertendole in veri e propri strumenti operativi e tecniche di self help, è una capacità che può essere appresa e sviluppata e può costituire il primo passo per accrescere l’efficacia dell’aiuto prestato ed innalzare la qualità delle cure, proteggendo al contempo la sanità e l’integrità di chi aiuta.